Formula della relatività E=mc²
Nel corso degli ultimi due secoli, si fecero delle scoperte importanti per ciò che concerne le energie nelle varie forme (dall’energia elettrica, alla termica,alla gravitazionale), ma mai nessun fisico (né Newton,né Copernico,né Volta), era riuscito a stabilire che vi fosse un’interconnessione tra energia-luce e materia.Era destino che fosse un fisico realmente eccezionale, che agli inizi del ‘900, scoprisse e rese noto che tra questi tre fenomeni esisteva una vera e propria sinergia. Parliamo di Albert Einstein. Egli, infatti,riusci a esprimere la sua scoperta nella lingua più scientifica ed esatta che esista: la matematica. L’unica lingua universale,planetaria,comprensibile in qualsiasi parte del mondo. Fu cosi che Einstein elaborò la formula della relatività ristretta:
E=mc²
Dove E=energia M=massa C=velocità della luce
Questa formula, o meglio questa equazione, favorì la scoperta e l’utilizzo dell’energia nucleare, la conoscenza dell’atomo e quella dell’energia solare. Ma cosa volle dire Einstein con la sua formula? Semplicemente che energia, massa e luce sono la stessa cosa. Una scoperta che fu considerata rivoluzionaria e che tutt’ora rimane condivisa dalla stessa comunità scientifica. La formula di Einstein praticamente rivelò che l’energia può diventare massa,ma anche luce e viceversa.Di fatto Einstein sosteneva che non si può parlare ne’ di massa, ne’ di energia,ma che l’unica realtà era il solo campo energetico che se denso si può manifestare sotto forma di massa e se poco denso sotto forma di energia che poi ad un certo punto può diventare luce.Ognuno di noi del resto ha già osservato inconsapevolmente l’esistenza di questi fenomeni naturali.Un buon esempio è il fuoco.Quante volte ci sarà capitato di bruciare della legna e di quantificarne perciò il suo peso.Ci saremo accorti che via via che la legna brucia la massa originale è diventata cenere e che attraverso le fiamme si è sviluppato nel contempo molto calore, molta luce e pertanto molta energia.La massa è diventata invisibile, si è smaterializzata. Ma analogamente è anche possibile creare massa mediante l’energia. Vediamo infatti che un’albero non è altro che l’energia del sole che si manifesta in massa. Riesaminando quindi la formula di Einstein se pensiamo che la velocità della luce è elevatissima(oltre 300000 km/sec.),potremmo intuire come anche poca massa possa contenere un’enorme quantità di energia.Come disse lo stesso Einstein:
“Se fossimo infatti in grado di trasformare una pietra di mezzo chilo in energia,avremmo energia sufficiente per illuminare la stessa città di New York per un intero mese”.
Ma anche l’energia e la luce sono la stessa cosa. Per meglio dire l’una può essere trasformata nell’altra. Come l’energia si può trasformare in luce? Se applichiamo energia a qualcosa, ad es. ad un sasso,uno dei possibili risultati è il movimento. Ma se tale energia dovesse aumentare ed il sasso cominciasse ad acquisire sempre maggiore velocità(un po’ come se lo paragonassimo ad un missile), esso raggiungerebbe ad un certo punto la velocità della luce e poi diventerebbe luce. Luce che altro non è che l’insieme di tantissime particelle che, cariche di energia, essendo in continuo movimento, su una determinata lunghezza d’onda, producono calore. Proprio come le cellule del nostro corpo che frammentandosi e rigenerandosi producono energia. Possiamo quindi dedurre che l’universo è condizionato da due processi uno di materializzazione e l’altro di smaterializzazione e che comunque entrambi i fenomeni partecipano ad un unico flusso energetico che ogni cosa è in costante trasformazione e che tutto ciò che vediamo è energia. Quindi che ognuno di noi non è altro che la manifestazione finale di un fenomeno energetico.