“Ho scoperto la bioenergia in ospedale a contatto con la più sconfortante sofferenza”

Trent’anni fa rimasi vittima di un incidente stradale. Riportai una frattura vertebrale con conseguente paraplegia dorsale. Passai da un ospedale all’altro provando tutte le cure e tutte le medicine ma senza risultati concreti. Poi fui ricoverato in una clinica privata e li conobbi un massaggiatore cieco. Ero già ricorso ad altri massaggiatori ma non mi erano stati di alcun giovamento. Ma le mani di quell’uomo sembravano possedere qualcosa di particolare. Quando le passava sulle mie gambe sentivo una specie di scossa, poi uno strano formicolio. Continuai a farmi massaggiare da quel cieco per giorni. Dopo la convalescenza, tornai a casa non guarito, ma autosufficiente.

Io sono una persona religiosa, avrei potuto credere ad una specie di miracolo ma sentivo che quanto era successo era dovuto ad un “qualcosa di più fisico”. Mi confidai con degli amici spiegando l’accaduto. Qualcuno mi parlò vagamente di “Prana” ma non presi in considerazione l’argomento. Poi una sera, a cena, massaggiandomi le gambe, sentii nelle mani una forte sensazione di calore. Ebbi l’impressione di sentire gli stessi formicolii che avevo sentito con quel cieco. Ma di lì a poco, mi resi conto che non stavo sognando, perchè più mi massaggiavo e più non sentivo il dolore alle gambe. Un mese più tardi tornai normalmente a camminare. Questa volta il miracolo era avvenuto davvero. Si sparse subito la voce che le mie mani possedevano un dono particolare.

Parenti, amici, conoscenti, presero l’abitudine di ricorrere a me come se fossi un vero taumaturgo. Ed io li aiutavo, serviva anche a farmi dimenticare il mio passato. Poi un giorno mi recai all’istituto scientifico di energia Bioradiante di Milano: ebbi la conferma guardando le elettrofoto Kirlian, del mio elevato potenziale energetico. Da quel momento mi avvicinai sempre più all’affascinante mondo della pranoterapia e cominciai a fare il pranoterapeuta professionalmente.